Politica della letteratura

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Titolo originale:

Politics of Literature

Contenuto del libro:

La politica della letteratura non coincide con la politica degli scrittori e dei loro impegni, né riguarda il modo in cui gli scrittori rappresentano le strutture sociali o le lotte politiche. L'espressione “politica della letteratura” presuppone che esista una connessione specifica tra la politica come forma di pratica collettiva e la letteratura come regime storicamente determinato dell'arte della scrittura.

Implica che la letteratura intervenga nella parcellizzazione dello spazio e del tempo, del luogo e dell'identità, del discorso e del rumore, del visibile e dell'invisibile, che è l'arena del politico. Questo libro cerca di mostrare come la rivoluzione letteraria frantumi l'ordine percettibile che sosteneva le gerarchie tradizionali, ma anche perché l'uguaglianza letteraria sventa qualsiasi tentativo di mettere la letteratura al servizio della politica o al suo posto.

Il libro mette alla prova le sue ipotesi su alcuni scrittori: Flaubert, Tolstoj, Hugo, Mallarm, Brecht e Borges, per citarne alcuni. Mostra anche le conseguenze di ciò per l'interpretazione psicoanalitica, la narrazione storica e la concettualizzazione filosofica.