Pentola a pressione: Perché la cucina casalinga non risolverà i nostri problemi e cosa possiamo fare al riguardo

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Titolo originale:

Pressure Cooker: Why Home Cooking Won't Solve Our Problems and What We Can Do about It

Contenuto del libro:

Il cibo è al centro dei dibattiti nazionali sul modo di vivere degli americani e sul futuro del pianeta. Non tutti sono d'accordo su come riformare il nostro rapporto con il cibo, ma un suggerimento si erge al di sopra del frastuono: Dobbiamo tornare in cucina. Tra le preoccupazioni per l'aumento dei tassi di obesità e di diabete, per gli ingredienti impronunciabili e per l'impronta ambientale dell'agricoltura industriale, i riformatori alimentari implorano i genitori a rallentare, a cucinare da zero e a riunirsi intorno alla tavola. Secondo loro, fare del cibo una priorità porterà a famiglie più felici e più sane. Ma è davvero così semplice?

In questo libro avvincente e ben scritto, Sarah Bowen, Joslyn Brenton e Sinikka Elliott ci portano nelle cucine di nove donne per raccontare la complicata storia di ciò che serve per nutrire una famiglia oggi. Tutte queste madri amano i loro figli e vogliono che mangino bene. Ma le loro cucine non sono uguali. Dalle infestazioni di scarafaggi e dai budget limitati ai mangiatori schizzinosi e ai consigli nutrizionali contrastanti, Pressure Cooker mostra come le famiglie moderne lottino per affrontare le alte aspettative e le profonde disuguaglianze legate al cibo in tavola.

Basato su interviste approfondite e ricerche sul campo nelle case e nelle cucine di un gruppo eterogeneo di famiglie americane, Pressure Cooker sfida la logica dei mantra gastronomici più popolari del nostro tempo, mostrando come essi manchino il bersaglio e alzino la posta in gioco per genitori e figli. Le immagini romantiche dei pasti in famiglia sono invitanti, ma creano una finzione che fa poco per risolvere i problemi del sistema alimentare. Le storie indimenticabili di questo libro illustrano in modo suggestivo come la disuguaglianza di classe, il razzismo, il sessismo e la xenofobia convergano a tavola. Se vogliamo un sistema alimentare giusto, equo e nutriente, dobbiamo cercare le risposte fuori dalla cucina.