Nove lune

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Titolo originale:

Nine Moons

Contenuto del libro:

Kirkus Reviews Best Nonfiction of 2020.

Dall'audace saggista e provocatrice peruviana che ha scritto Sexographies arriva un'esplorazione feroce e divertente del sesso, della gravidanza e della maternità che si getta a capofitto nel nostro fascino inquietante per la riproduzione umana.

Le donne giocano continuamente con il grande potere che ci è stato conferito: è divertente pensare di riprodursi. O di non riprodursi. O di andare in giro con un bel vestitino con sotto una pancia rotonda che diventerà un bambino da coccolare e viziare. A quindici anni l'idea è affascinante, ti attrae come una fetta di torta al cioccolato. A trent'anni, la possibilità ti attrae come un abisso.

Gabriela Wiener non è una che si tira indietro di fronte a verità sgradevoli o a una sfida. Ha iniziato la sua carriera di scrittrice infiltrandosi nella prigione più pericolosa del Perù, frequentando club per scambisti, ingerendo ayahuasca nella giungla amazzonica. Così, a 30 anni, quando rimane inaspettatamente incinta, non vede l'ora di vivere l'esperienza come un alpinista si avvicina a una vetta scoscesa.

Con la curiosità di una scienziata e l'immaginazione sfrenata di una libertina, la Wiener divora avidamente ogni frammento di informazione e disinformazione che incontra durante i nove mesi della sua gravidanza. Riflette sul fatto che il piacere e il dolore hanno sempre a che fare con le cose che entrano o escono dal corpo. Si lamenta del fatto che i manuali per donne incinte non ti preparano agli agguati della lussuria o che le nausee mattutine sono come svegliarsi con i postumi di una sbornia e la coscienza sporca in una volta sola. E cerca di orientarsi nell'infinità di scelte e di richieste contraddittorie che una donna incinta si trova ad affrontare, ognuna delle quali è amplificata fino a diventare una decisione di vita o di morte.

Mentre le donne incinte vengono ancora poste su piedistalli, usate come terreno di scontro politico o trasformate in oggetti di studio passivi, Gabriela Wiener sfida le definizioni. Con un umorismo spudorato e una schiettezza mozzafiato, Nine Moons mette in discussione i dogmi, rovescia gli stereotipi e abbraccia tutto il terrore, la bellezza e i paradossi della propagazione della specie.