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Il libro di memorie di Christian Livermore presenta un resoconto profondamente personale della sua educazione in povertà, esaminando come le esperienze vissute abbiano plasmato la sua vita. Il libro è stato apprezzato per la sua onestà, la narrazione avvincente e la capacità dell'autrice di evocare una serie di emozioni. Molti lettori hanno trovato difficile metterlo giù, descrivendolo come perspicace e stimolante, che fa luce su importanti questioni sociali legate alla povertà. Tuttavia, alcuni recensori hanno notato che può essere una lettura impegnativa a causa del suo contenuto crudo e talvolta doloroso.
Vantaggi:⬤ Narrazione onesta e profondamente personale.
⬤ Evoca forti emozioni, tra cui risate e lacrime.
⬤ Evidenzia e fa luce su gravi questioni sociali, in particolare sulla povertà.
⬤ Scrittura eccezionale e descrizioni vivide.
⬤ Ispira la riflessione e la crescita personale dei lettori.
⬤ Coinvolgente e spesso difficile da mettere giù.
⬤ Alcuni lettori potrebbero trovare il contenuto impegnativo o doloroso da elaborare.
⬤ Il libro affronta temi pesanti, che potrebbero non piacere a tutti.
⬤ A volte richiede ai lettori delle pause per digerire le rivelazioni e le emozioni presentate.
(basato su 16 recensioni dei lettori)
We Are Not Okay
Christian Livermore è cresciuta come una bambina timida in una famiglia turbolenta, affondata nella povertà, nella violenza, nell'abuso di sostanze e nella malattia mentale. Mangiava formaggio governativo, soffriva di malnutrizione e lottava per difendere il suo corpo dalle minacce sia fuori casa che al suo interno.
E anche se ne è uscita, da allora ha sofferto per tutta la vita di conseguenze: problemi di salute atroci, paura e vergogna. Soprattutto la vergogna. In We Are Not Okay, i saggi di Livermore, profondamente personali e commoventi, esplorano cosa significhi crescere poveri in America e si chiedono se sia possibile superare la vergogna che si macina nelle ossa.
L'autrice denuncia la disumanità del modo in cui gli Stati Uniti trattano i loro poveri e chiede alla nazione di affrontare il modo in cui crescere poveri in America ci brutalizza e deforma la nostra prospettiva su noi stessi, sugli altri e sul mondo. Conclude con un suggerimento piuttosto sorprendente: la dissoluzione degli Stati Uniti.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)