Non abbastanza bianco: La lunga e vergognosa strada verso l'internamento dei giapponesi americani

Titolo originale:

Not White Enough: The Long, Shameful Road to Japanese American Internment

Contenuto del libro:

Not White Enough di Lawrence Goldstone è un'analisi completa di un secolo di bigottismo contro i cinesi e i giapponesi americani, culminato nella famigerata decisione della Corte Suprema Korematsu contro gli Stati Uniti: la storica sentenza che ha confermato l'imprigionamento illegale di oltre 100.000 uomini, donne e bambini innocenti, accusati ingiustamente di aver messo in pericolo la sicurezza nazionale durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo libro è il primo a tracciare l'intero arco del pregiudizio contro gli asiatici americani che ha reso inevitabile l'internamento e funge da storia legale e politica del razzismo anti-asiatico, a partire dalla corsa all'oro in California fino alla famigerata decisione Korematsu.

Not White Enough dimostra come le linee di demarcazione tra legge e politica si siano confuse per decenni per consentire un sistema di giustizia a due livelli in cui le garanzie costituzionali di uguaglianza di fronte alla legge non erano più sostenute per tutte le persone. Goldstone esamina ogni decisione chiave della Corte Suprema - tra cui Wong Kim Ark, Ozawa e Thind - non come semplice giurisprudenza ma come espressione di volontà politica. Egli ripercorre la storia politica del razzismo che ha reso quasi inevitabile l'internamento dei giapponesi, evidenziando il ruolo chiave dei sindaci di San Francisco James D.

Phelan e Eugene Schmitz, del capo politico Abe Ruef, del procuratore generale della California Ulysses Webb e del futuro presidente della Corte Suprema Earl Warren nell'istigare alcune delle più gravi legislazioni anti-asiatiche, il tutto per convenienza e guadagno politico. Goldstone illustra anche il coraggio e la determinazione degli immigrati cinesi e giapponesi nel ritagliarsi un posto in un Paese che faceva di tutto per respingerli.