Punteggio:
Il libro fornisce un resoconto avvincente delle operazioni di guerra, in particolare di Colin Ogden-Smith, offrendo preziosi spunti di riflessione e colmando le lacune di documenti declassificati. Ha ottenuto recensioni positive per la rapidità di consegna e l'accuratezza dei contenuti.
Vantaggi:⬤ Affascinante approfondimento delle operazioni belliche
⬤ colma le lacune di conoscenza
⬤ raccomandato da un membro dell'intelligence militare
⬤ consegna rapida
⬤ ben pubblicizzato e consegnato in tempo.
Nessuno menzionato.
(basato su 4 recensioni dei lettori)
Codenamed Dorset: The Wartime Exploits of Major Colin Ogden-Smith: Commando & SOE
Questa storia avvincente racconta le straordinarie imprese di un agente del Commando e dell'Esecutivo per le Operazioni Speciali durante la Seconda Guerra Mondiale. È una storia di estremo coraggio e un ritratto rivelatore di un uomo che alla fine ha dato la vita per la liberazione della Francia. Questa è la prima volta che la sua storia viene raccontata per intero.
Colin Ogden-Smith fu tra i primi a offrirsi volontario per i nuovi Commandos. Nel 1942 si trasferì al SOE e si unì all'elite Small Scale Raiding Force per compiere incursioni attraverso la Manica. Partecipò all'Operazione Branford, un raid sull'isola di Burhou, appena a nord di Alderney, il 7 settembre 1942, e poi, più tardi, all'Operazione Basalt, un attacco del Commando a Sark.
Con l'avvicinarsi dello sbarco del D-Day, Ogden-Smith si offrì volontario per un nuovo gruppo clandestino noto come Jedburghs, che rappresentava la prima vera cooperazione in Europa tra il SOE e il ramo operazioni speciali dell'OSS. I Jedburghs erano piccole squadre di personale proveniente dalle forze britanniche, americane, francesi, olandesi e belghe, inserite nell'Europa occupata a partire dal giugno 1944 per collegarsi ai gruppi di resistenza locali e condurre azioni di sabotaggio e guerriglia contro i tedeschi.
Nel luglio del 1944, sotto la copertura del suo nome in codice Dorset, il maggiore Colin Ogden-Smith si paracadutò dietro le linee nemiche come leader del Team Francis. Tre settimane dopo era morto, ucciso in azione combattendo contro le truppe tedesche insieme ai suoi compagni francesi, in modo che altri potessero fuggire. A settant'anni di distanza, la comunità francese ricorda ancora il valoroso Maggiore Anglais.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)