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In “Nella bellezza dei gigli”, John Updike esplora le vite e le convinzioni della famiglia Wilmot attraverso quattro generazioni, approfondendo i temi della fede, della perdita e dell'influenza della società. Mentre la scrittura viene celebrata per la sua bellezza e profondità, alcuni lettori trovano la struttura narrativa e la complessità impegnative. Diverse recensioni menzionano problemi con formati specifici, come le versioni kindle, che influiscono sull'esperienza di lettura.
Vantaggi:Il libro è lodato per la sua portata mozzafiato, la bella scrittura e il forte sviluppo dei personaggi. I lettori apprezzano l'intricata rappresentazione di Updike delle dinamiche familiari attraverso le generazioni e l'esplorazione di temi profondi come la fede, la perdita e la ricerca del significato. Molti trovano la narrazione coinvolgente, soprattutto nelle prime due parti.
Svantaggi:Alcuni lettori trovano il libro difficile da leggere a causa della sintassi troppo complessa e del linguaggio elaborato. Il ritmo può essere lento, con un notevole calo di qualità nelle sezioni successive, lasciando i lettori annoiati o insoddisfatti. Diversi recensori hanno anche segnalato problemi significativi con la versione Kindle, tra cui sezioni fuori posto che interrompono il flusso narrativo.
(basato su 57 recensioni dei lettori)
In the Beauty of the Lilies
In the Beauty of the Lilies inizia nel 1910 e ripercorre la relazione di Dio con quattro generazioni di cercatori americani, a partire da Clarence Wilmot, un ecclesiastico di Paterson, New Jersey. Perde la fede ma trova conforto al cinema, una tregua dagli “squallidi fatti della vita, la sua vita, sventrata dal ritiro di Dio”.
Suo figlio, Teddy, diventa un postino che si ritira dall'eccezionalismo americano, religioso e non, in una vita di studiata ordinarietà. Teddy ha una figlia, Esther, che diventa una star del cinema, un oggetto di culto, una dea tutta americana.
Il figlio trascurato, Clark, è posseduto da un fervore cristiano nativo che chiude il cerchio della storia: alla fine degli anni Ottanta si unisce a una setta del Colorado chiamata il Tempio, un manipolo di “eletti di Dio” che affrettano il giorno della resa dei conti. Seguendo la ricerca collettiva di trascendenza dei Wilmot, John Updike strappa un filo errante dall'arazzo del secolo americano e scrive forse il più grande dei suoi ultimi romanzi.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)