Mysterium Magnum: Volume secondo

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Titolo originale:

Mysterium Magnum: Volume Two

Contenuto del libro:

Jacob Boehme nacque nel 1575. Ricevette un'istruzione formale minima e fu apprendista calzolaio a Goerlitz, in Sassonia. Fin da giovane sembra che si sia dedicato allo studio della Bibbia e che abbia avuto un crescente senso interiore della realtà di Dio. Camminando un giorno nei campi, quando aveva venticinque anni, gli si aprì improvvisamente il mistero della creazione, di cui disse in seguito che "in un quarto d'ora vidi e seppi più che se fossi stato molti anni all'università... e allora rivolsi il mio cuore a lodare Dio per questo". Man mano che esperienze di questo tipo si susseguivano, egli si chiedeva perché una tale conoscenza fosse stata data proprio a lui, tra tutti gli uomini, che cercava solo l'amore di Dio e non era affatto istruito nel senso ordinario del termine. Una decina di anni dopo cominciò a registrare ciò che riceveva, come aiuto per la sua memoria, e così nacque L'Aurora, il suo primo libro, terminato nel 1612. Da quel momento in poi trovò sia amici che nemici del suo lavoro. A causa delle persecuzioni nella sua città natale, Boehme si stabilì poi a Dresda, dove morì nel 1624. Il Mysterium Magnum, scritto da Boehme l'anno prima di morire e in un momento in cui le sue capacità espressive si erano sviluppate appieno, è forse la parte centrale della sua opera in circa trentuno o trentadue volumi originali.

Prendendo la forma generale di un'interpretazione della Genesi, supera di gran lunga tali apparenti confini, toccando tra l'altro il significato del Nuovo Testamento e, fin dalla prima frase, conducendo al cuore dell'esperienza universale di tutti i mistici: Quando consideriamo il mondo visibile con la sua essenza, e consideriamo la vita delle creature, allora vi troviamo la somiglianza del mondo invisibile, spirituale, che è nascosto nel mondo visibile come l'anima nel corpo.

E vediamo così che il Dio nascosto è vicino a tutti e attraverso tutti, eppure del tutto nascosto all'essenza visibile. Tra coloro che hanno riconosciuto la statura spirituale di Boehme vi sono Hegel, William Law, St. Martin (le Philosophe Inconnu), Dean Inge e Nicolas Berdyaev.