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Memories of Socrates: Memorabilia and Apology
"Chi diresti che conosce se stesso?".
Nel 399 a.C. Socrate fu processato ad Atene con l'accusa di irreligione e corruzione dei giovani, condannato a morte. Come Platone, suo quasi contemporaneo, Senofonte (430 ca. - 354 ca. a.C.) fece parte della cerchia di giovani ateniesi, per lo più appartenenti all'alta borghesia, attratti dall'insegnamento di Socrate. I suoi Memorabilia sono sia un'appassionata difesa di Socrate contro queste accuse, sia un'immagine caleidoscopica dell'uomo che conosceva, dipinta in una serie di mini-dialoghi e vignette più brevi, con un cast variegato e abilmente caratterizzato: giovani ambiziosi e titolati, atei ed edonisti, artisti e artigiani, l'irascibile figlio adolescente di Socrate, Lamprocle, l'affascinante cortigiana Teodote. Tra i temi trattati da Socrate, con le sue caratteristiche domande, vi sono l'educazione, la legge, la giustizia, il governo, la leadership politica e militare, la democrazia e la tirannia, l'amicizia, la cura del corpo e dell'anima e il concetto di divino. Senofonte vede Socrate soprattutto come un supremo educatore morale.
Sollecitare e sfidare i suoi collaboratori a diventare persone migliori, anche attraverso l'esempio di come viveva la propria vita. La conoscenza di sé, che porta a un autocontrollo ragionato, era per Socrate il primo passo essenziale sulla via della virtù, e alcuni la trovavano scomoda. L'Apologia è un resoconto commovente del comportamento e del portamento di Socrate nei suoi ultimi giorni, immediatamente prima, durante e dopo il processo.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)