Librai e smutandati: Il commercio dell'erotismo, 192-194

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Titolo originale:

Bookleggers and Smuthounds: The Trade in Erotica, 192-194

Contenuto del libro:

Tra le due guerre mondiali, in un'epoca in cui sia la repressione che la curiosità sessuale erano comuni, New York era il centro del commercio di letteratura erotica in America. Il mercato era ampio e conteso, e comprendeva non solo quello che oggi potrebbe essere considerato materiale pornografico, ma anche la narrativa sessualmente esplicita di autori come James Joyce, Theodore Dreiser e D. H. Lawrence; manuali per corrispondenza; romanzi pulp e "piccoli fumetti sporchi".

Bookleggers and Smuthounds fa rivivere questo capitolo significativo della storia dell'editoria americana, rivelando la sottile relazione simbiotica tra gli editori di materiale erotico e i moralisti che vi erano legati, e come l'esistenza di entrambi i gruppi dipendesse dal fascino duraturo della prurigine. Mantenendo intatta l'associazione del sesso con l'oscenità e il silenzio vergognoso, i distributori di materiale erotico fornivano contemporaneamente un nemico pubblico ai crociati della lotta al vizio.

Jay Gertzman offre ritratti indimenticabili dei "capitalisti paria" che hanno plasmato l'industria e degli individui, delle organizzazioni e delle agenzie governative che hanno cercato di controllarli. Tra le personalità più avvincenti che incontriamo ci sono il famigerato editore Samuel Roth, "il Prometeo dell'impubblicabile", e la sua nemesi, John Sumner, capo della New York Society for the Suppression of Vice, un uomo aggressivo nel perseguire i pornografi e nella ricerca di un'America moralmente unita ed etnicamente omogenea.