La sicurezza dei bordi

Titolo originale:

The Safety of Edges

Contenuto del libro:

La sicurezza dei bordi” riflette su tempi e spazi liminali, tracciando i confini tra ora e allora, qui e là, l'infanzia e il poeta adulto. Il bordo di qualsiasi cosa è sia un limite che una possibilità, un incontro sicuro o rischioso.

Le poesie di Pruiksma cercano ciò che si risveglia nella mezza luce tra il buio e l'alba, un vuoto che non è vuoto, un “detto nel silenzio”, “una canzone che non possiamo vedere”, o qualsiasi cosa in movimento possa rimanere immobile. Riflettendo su un mondo in attesa di essere completo, tornano ripetutamente a casa. La loro è una voce sommessa di accenni che il passato, come le cose che lo abitano, emana, di evanescenze, di domande e ricerche, del mistero dei momenti ordinari: giocare a carte, disegnare, aprire una porta, costruire capannoni, vedere i vicini.

Non solo porte o muri, non solo voci, tutte le cose lasciano tracce.  Non c'è nulla “che possa attenuare l'oscurità che si svuota al di là dell'oscurità che potrei vedere”, scrive Pruiksma in una poesia che compare all'inizio del suo libro.

 Eppure, verso la fine, trova “un'oscurità non buia, un vuoto non vuoto”. La sicurezza dei bordi è un'opera di una compassionevole discrezione, di una generosa semplicità, in cui le ore della vita non si perdono ma si ritrovano, a volte, “tutte qui nelle nostre mani”.

Peter Weltner, autore di La luce del sole che diventa mare e Il tempo che non c'è.