La ricerca del profeta pallido nell'antica America

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Titolo originale:

The Search For The Pale Prophet In Ancient America

Contenuto del libro:

CHI ERA IL MISTERIOSO GUARITORE IN TUNICA E "PROFETA PALLIDO" CHE CAMMINAVA TRA LE TRIBÙ DELLE AMERICHE?

ERA IL MESSIA IN MISSIONE PER PORTARE PACE E COMPASSIONE IN TERRE LONTANE E INESPLORATE... O FORSE UN ANTICO ASTRONAUTA IN MISSIONE FUORI DAL MONDO? O FORSE UN ANTICO ASTRONAUTA IN MISSIONE FUORI DAL MONDO?

La saggezza convenzionale ha sempre sostenuto che Gesù Cristo visse tutta la sua vita nell'Israele occupato dai Romani. Come spiegare allora l'enorme ricchezza di storie su un "profeta pallido" che viaggiò per le Americhe nel I secolo d.C.?

L'antropologa ribelle e sovversiva L. Taylor Hansen ha sfidato la tradizione in molti modi, il più duraturo dei quali è stato il suo classico libro "He Walked The Americas", pubblicato nel 1963. La Hansen raccolse i canti e le leggende di molte tribù di nativi americani che avevano sentito raccontare la storia della venuta di un guaritore miracoloso che aveva insegnato ai loro antenati le vie civilizzatrici della pace e a rinunciare alla guerra e ai rituali di sacrificio umano da tempo consolidati.

La voce che parla alle popolazioni indigene delle Americhe risuona con la stessa autorità del Cristo raffigurato nei quattro Vangeli della Bibbia. L'amore e la compassione del Profeta Pallido per questo popolo - che 1500 anni dopo sarebbe stato chiamato "pagano" dagli invasori europei - sono inconfondibilmente autentici e puri.

La ricerca del "Profeta pallido" nell'antica America" comprende una panoramica della missione di misericordia del misterioso viaggiatore tra i nativi americani, nonché le intuizioni e le interpretazioni bibliche dell'autore Sean Casteel, che facilitano la comprensione degli inquietanti legami tra le tradizioni tribali e le Scritture.

Sono inclusi anche saggi selezionati dalla rubrica "Amazing Stories" di Hansen, "Scientific Mysteries", pubblicata per la prima volta negli anni Quaranta. Sebbene "Amazing Stories" fosse una rivista di fantascienza pulp, il suo stimato editore, Ray Palmer, diede spazio alla Hansen per esporre i suoi pensieri e le sue lamentele sulle molte controversie che infuriavano nel campo dell'antropologia. La Hansen era in anticipo sui tempi nel sostenere un approccio non razzista allo studio delle popolazioni indigene, mentre altri si aggrappavano all'idea che la superiorità della razza bianca potesse essere "dimostrata" da una "scienza" pregiudizievole.

Per coloro che sono interessati agli Antichi Astronauti, tra i saggi di Hansen troviamo riferimenti ai dischi volanti, così come li ricorda l'anziano capo della tribù dei Paiute, che dice che le navicelle gli erano familiari e che erano state viste fin da prima del conteggio dei tempi. I saggi tra i nativi avevano una timorosa venerazione per i misteriosi dirigibili e si diceva che non era saggio essere "troppo curiosi" riguardo ai dischi o ai loro occupanti. Nei saggi di Hansen si trovano anche allusioni dei nativi americani ad Atlantide e Lemuria.

E che dire della stessa L. Taylor Hansen? È un esempio affascinante di donna così determinata ad avere successo in un campo dominato dall'elemento maschile che abbreviò il suo nome di battesimo - Lucile - alla lettera "L" e finse di essere un uomo. Era uno strano tipo di femminismo, ma le è servito per cambiare la nostra visione di ciò che è possibile fare riguardo a Gesù e alla storia a lungo sepolta dei popoli dei continenti americani.