La ragazza americana in India:

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Titolo originale:

American Girl in India:

Contenuto del libro:

La ventiduenne Wendy Doniger arrivò a Calcutta nell'agosto del 1963, con una borsa di studio per studiare sanscrito e bengalese.

Era la sua prima visita nel Paese. Nel corso dell'anno successivo, trascorso in gran parte a Shantiniketan di Tagore, si innamorerà completamente del luogo che fino ad allora aveva conosciuto solo attraverso i libri.

L'India che descrive nelle lettere di ritorno a casa ai genitori è giovane, come lei, sta ancora scoprendo i suoi piedi e sta imparando a fare i conti con la violenza della Partizione. Ma è anche una civiltà matura che permette a Vishnu di essere raffigurato sulle pareti di un tempio di Shiva; una cultura di contraddizioni dove l'erotismo estremo è legato alla castità estrema; e una terra dell'assurdo dove i socievoli capistazione non lasciano che gli orari dei treni intralcino l'ospitalità. Il Paese prende vita attraverso la sua prosa vivida, introspettiva e allo stesso tempo giocosa, e la sua eccitazione è in piena mostra sia che racconti i paradossi della vita indiana, la pittoresca campagna, le peculiarità delle lingue indiane o semplicemente i meccanismi di un rituale del tempio che lei non capisce.

E tra i suoi studi riesce a viaggiare, a nord verso i forti Mughal e a sud verso gli antichi templi, e a farsi nuovi amici, l'esuberante Chanchal di Lahore e l'affabile Mishtuni, oltre ad alcuni molto famosi come Jamini Roy e Ali Akbar Khan. Chi ha letto e ammirato Wendy Doniger sarà felice di trovare in queste lettere molte anticipazioni del suo lavoro successivo, e i pochi che non l'hanno fatto potranno vedere, attraverso gli occhi di una giovane studiosa sensibile, acuta e spiritosa, l'India come non l'hanno mai vista prima.