La musica come biologia: I toni che ci piacciono e perché

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La musica come biologia: I toni che ci piacciono e perché (Dale Purves)

Recensioni dei lettori

Riepilogo:

Il recensore esprime frustrazione per il prezzo elevato del libro “Musica come biologia” e spera che il suo costo sia giustificato da contenuti di qualità. Apprezza l'approccio dell'autore, ma critica gli editori per i prezzi troppo alti dei loro libri, soprattutto perché trova insufficienti le anteprime per Kindle.

Vantaggi:

L'autore cerca di presentare argomenti complessi in un modo adatto agli adulti per gli studenti alle prime armi.

Svantaggi:

Il libro è percepito come eccessivamente costoso per la sua lunghezza e le anteprime Kindle non mostrano adeguatamente il suo contenuto.

(basato su 1 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Music as Biology: The Tones We Like and Why

Contenuto del libro:

L'universalità dei toni musicali affascina da tempo filosofi, scienziati, musicisti e semplici ascoltatori. Perché gli esseri umani di tutto il mondo trovano alcune combinazioni di toni consonanti e altre dissonanti? Perché facciamo musica usando solo un piccolo numero di scale tra i miliardi possibili? Perché scale diversamente organizzate suscitano emozioni diverse? Perché ci sono così poche note nelle scale? In Music as Biology, Dale Purves sostiene che la biologia offre risposte a queste e ad altre domande sulle quali la teoria musicale convenzionale tace.

Quando le persone e gli animali vocalizzano, generano suoni tonali: variazioni periodiche di pressione all'orecchio che, se combinate, possono essere ascoltate come melodie e armonie. Gli esseri umani hanno evoluto il senso della tonalità, spiega Purves, a causa dei vantaggi comportamentali che derivano dal riconoscimento e dall'ascolto delle voci umane. Il risultato è una risposta soggettiva alle combinazioni di toni che è meglio compresa in termini di contributo al successo biologico nel corso della storia evolutiva e individuale. Purves riassume l'evidenza che gli intervalli che definiscono le scale occidentali e altre scale sono quelli con la maggiore somiglianza collettiva con la voce umana; che le scale maggiori e minori sono sentite come felici o tristi perché imitano il discorso sommesso ed eccitato di questi stati emotivi; e che il carattere del discorso di una cultura influenza la tavolozza tonale della sua musica tradizionale.

Ripensare la teoria musicale in termini biologici offre un nuovo approccio ai dibattiti secolari sull'organizzazione e l'impatto della musica.

Altre informazioni sul libro:

ISBN:9780674545151
Autore:
Editore:
Rilegatura:Copertina rigida
Anno di pubblicazione:2017
Numero di pagine:176

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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)