La malattia filosofica e altri scritti

Titolo originale:

The Philosophical Illness and Other Writings

Contenuto del libro:

"La risposta (di Eugenio Colorni, a una domanda di Ursula Hirschman sull'esistenza di "cerchi concentrici" nelle spiegazioni della realtà) è questa: che la malattia filosofica è più difficile da estirpare di quanto si pensi, e che si annida nei luoghi e nelle persone più impensabili (... ). Tutte queste spiegazioni concentriche sono in realtà "filosofie".

Ognuna coerente in sé, ognuna "vera" da un certo punto di vista, ognuna "bella", "soddisfacente", "abitabile"; a volte "eccitante" (... ). Non c'è da stupirsi, quindi, se risultano soddisfacenti, tranquillizzanti e coerenti. Ora prendete ognuno di questi cerchi concentrici e chiedetevi: a cosa servono oltre a darmi tutta questa soddisfazione? E allora vedrete tutta questa bella concentricità e coerenza andare in pezzi, e ognuno dei cerchi si rivelerà non più un insieme autonomo, ma qualcosa di distaccato e frammentario.

L'utilità della dialettica sta nell'interpretare alcune cose spirituali e alcuni fenomeni storici, e questo è tutto (... ). La psicologia analitica è utile per curare alcuni disturbi nervosi e per aiutarci a capire alcuni processi mentali anche nelle persone sane, e questo è tutto (... ).

Kant aiuta la fisica a trattare il tempo e lo spazio e la causalità a modo suo. E non serve a nient'altro. Lei mi chiede se mi rende nervoso vedere con quanta facilità le nostre menti pensano per analogie, che poi consideriamo fatti.

Mi rende nervoso? Sono stato nervoso per dodici anni e solo ora ho iniziato a risolvere la questione".