La città assente

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Titolo originale:

The Absent City

Contenuto del libro:

Ampiamente acclamato in tutta l'America Latina dopo la sua uscita in Argentina nel 1992, La città assente ha la forma di un romanzo poliziesco futuristico. Alla fine, però, è una meditazione sulla natura dei regimi totalitari, sulla transizione alla democrazia dopo la fine di tali regimi e sul potere del linguaggio di creare e definire la realtà. Ricardo Piglia combina la sua estetica avanguardista con un'attenta analisi culturale e politica della storia e della condizione contemporanea dell'Argentina in quest'opera concettualmente audace e divertente.

Il romanzo segue Junior, reporter di un quotidiano di Buenos Aires, mentre cerca di individuare una macchina segreta che contiene la mente e la memoria di una donna di nome Elena. Mentre Elena produce storie che riflettono eventi reali in Argentina, la polizia sta cercando di distruggerla a causa delle rivelazioni di atrocità che lei - la macchina - sta diffondendo attraverso testi e registrazioni. Il libro ritrae quindi la corsa al recupero della storia e della memoria di una città e di un Paese in cui la storia è stata in gran parte cancellata dalla repressione politica. Le sue narrazioni - tutte parte di un giallo, tutte parte di qualcosa di più - si moltiplicano intersecandosi l'una con l'altra, come le strade e i viali della stessa Buenos Aires.

Il secondo dei romanzi di Piglia a essere tradotto dalla Duke University Press - il primo è stato Respirazione artificiale - questo libro continua la ricerca dell'autore di ritrarre gli abusi e le atrocità che caratterizzano le dittature e le difficoltà associate alla transizione verso la democrazia. Tradotto e con un'introduzione di Sergio Waisman, include una nuova postfazione dell'autore.