La chimica della paura: la lotta di Harvey Wiley per la purezza degli alimenti

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Titolo originale:

The Chemistry of Fear: Harvey Wiley's Fight for Pure Food

Contenuto del libro:

Un'affascinante analisi del lavoro controverso di Harvey Wiley, fondatore del movimento per la purezza degli alimenti e primo crociato contro l'uso di additivi e conservanti negli alimenti.

Pur avendo una formazione medica, il chimico Harvey Wiley ha dedicato la maggior parte della sua vita professionale alla difesa del “cibo puro”, privo di adulteranti e conservanti. Forte sostenitore del Pure Food and Drug Act del 1906, tuttora alla base della legislazione sulla sicurezza alimentare negli Stati Uniti, Wiley divenne famoso per quelli che divennero noti come gli esperimenti della Poison Squad, una serie di test in cui, per conoscere meglio gli effetti di varie sostanze chimiche sul corpo umano, gli stessi dipendenti di Wiley al Dipartimento dell'Agricoltura accettarono di consumare cibo mescolato con quantità significative di vari additivi, tra cui borace, salnitro, solfato di rame, acido solforico e formaldeide. Cento anni dopo, l'influenza di Wiley continua ad essere presente in molte delle nostre attuali idee popolari sul cibo: che il cibo sbagliato può uccidere, che il cibo giusto può allungare la vita, che gli additivi sono innaturali e che il cibo innaturale è un cibo malsano. Mangiare - il processo di prendere qualcosa di esterno al mondo e metterlo dentro di noi - è sempre stato un atto intimo, ma è stato Harvey Wiley a trasformarlo per primo in una questione di vita o di morte.

In La chimica della paura, Jonathan Rees esamina i numerosi e variegati conflitti e scontri di Wiley sulla sicurezza alimentare, tra cui l'adulterazione del miele e l'aggiunta di caffeina alla Coca-Cola, di formaldeide al latte e di allume al lievito in polvere. Sebbene Wiley venga spesso dipinto come un incrollabile paladino degli interessi dei consumatori, Rees sostiene che i suoi critici hanno giustamente messo in discussione alcune delle sue motivazioni, così come le conclusioni che ha tratto dal suo lavoro scientifico più importante. E sebbene la fama e la popolarità di Wiley gli abbiano conferito un'enorme influenza, Rees rivela che il suo impatto su ciò che gli americani mangiano dipende più dalla paura che dalla qualità della sua ricerca.

Esplorando in dettaglio le battaglie che Wiley condusse sul modo in cui vari cibi e bevande venivano prodotti e commercializzati, La chimica della paura tocca ogni fase della sua carriera di sostenitore degli alimenti puri. Dal suo lavoro iniziale a Washington per la ricerca sull'adulterazione degli alimenti, fino al lungo periodo in cui lavorò per Good Housekeeping, Wiley scrisse spesso delle persone che gli impedivano di rendere la legge sugli alimenti puri efficace come lui riteneva dovesse essere. Questo libro avvincente interesserà chiunque sia curioso di conoscere le insidie che i consumatori dovevano affrontare a cavallo del ventesimo secolo.