L'idea dell'abolizione delle carceri

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Titolo originale:

The Idea of Prison Abolition

Contenuto del libro:

Un'analisi incisiva e comprensiva della necessità di porre fine alla pratica dell'incarcerazione.

Nonostante la sua onnipresenza e la sua lunga storia, la carcerazione è una pratica profondamente preoccupante. Negli Stati Uniti e altrove, le condizioni di detenzione sono disumane, i prigionieri sono trattati senza dignità e le pene sono estremamente severe. L'incarcerazione di massa e il suo impatto devastante sulle comunità nere sono stati ampiamente condannati come neoschiavitù o "il nuovo Jim Crow". È possibile riformare la pratica dell'incarcerazione o la giustizia richiede di porvi fine? In The Idea of Prison Abolition, Tommie Shelby esamina la causa abolizionista contro le prigioni e la sua formidabile sfida agli aspiranti riformatori carcerari.

I filosofi hanno a lungo teorizzato la pena e le sue giustificazioni, ma non hanno prestato sufficiente attenzione all'incarcerazione o ai problemi ad essa correlati nelle società strutturate dall'ingiustizia razziale ed economica. Riprendendo questo tema urgente, Shelby sostiene che le carceri, una volta riformate e nelle giuste circostanze, possono essere strumenti legittimi ed efficaci di controllo del crimine. Tuttavia, attingendo alle intuizioni dei radicali neri e dei principali abolizionisti delle carceri, in particolare di Angela Davis, sostiene che dovremmo diminuire drasticamente la detenzione e pensare al di là delle sbarre nel rispondere al problema del crimine.

Sebbene un mondo senza prigioni possa essere utopico, L'idea dell'abolizione delle carceri dimostra che possiamo fare progressi significativi verso questo ideale abolendo le ingiustizie strutturali che troppo spesso portano al crimine e alle sue dannose conseguenze.