L'assalto nordcoreano: Un Stand al Perimetro di Pusan, agosto-settembre 1950

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Titolo originale:

North Korean Onslaught: Un Stand at the Pusan Perimeter, August-September 1950

Contenuto del libro:

Nel primo volume di questa serie sulla guerra di Corea, La Corea del Nord invade il Sud, le forze di terra, i mezzi corazzati e l'artiglieria nordcoreani attraversarono il 38° parallelo e, in stile guerra lampo, respinsero le forze dell'ONU e della Corea del Sud lungo la penisola coreana. Nonostante gli Stati Uniti e la Corea del Sud abbiano impegnato unità dell'esercito, dell'aviazione e della marina, supportate da forze provenienti da Australia, Gran Bretagna, Nuova Zelanda, Francia e Canada, il 31 luglio undici divisioni nemiche erano concentrate in una linea disconnessa da Chŏnju a Yŏngdong.

Lungo la costa meridionale, le divisioni nordcoreane si spinsero a est verso Masan. A est e al centro della penisola, il nemico si avvicinò a Kimch'ŏn e alla linea del fiume Naktong. Sulla costa orientale, tre divisioni nordcoreane si assicurarono l'asse Yŏngdŏk-P'ohang, mettendosi a portata di mortaio del campo d'aviazione delle Nazioni Unite a Yŏnil. Le forze dell'ONU, disperate, difesero l'area di alloggiamento di 140 miglia che incorporava il porto di Pusan. Il comandante supremo delle forze ONU, generale Douglas MacArthur, aveva le spalle al mare e doveva affrontare tredici divisioni di fanteria nemiche, due nuove brigate di carri armati e una divisione corazzata.

Il 1° settembre, le forze nordcoreane lanciarono la loro più forte offensiva fino a quel momento e nelle prime due settimane del mese le perdite americane furono le più pesanti della guerra. Particolarmente preoccupante per il generale Walker era il pericolo di perdere la città di Taegu nel centro. La perdita della strategica ferrovia Taegu-Pusan sarebbe stata catastrofica.

MacArthur e Washington erano a corto di opzioni, ma il perimetro di Pusan doveva essere difeso a tutti i costi.