L'arte della direzione: Sull'impotenza dell'arte

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Titolo originale:

The Art of Diremption: On the Powerlessness of Art

Contenuto del libro:

Un'avvincente esplorazione del significato e del potere dell'arte che guarda alle teorie popolari attraverso i secoli.

Uno degli aspetti più sorprendenti del discorso sull'arte contemporanea è la ferma e incrollabile convinzione che l'arte abbia il potere di trasformare in meglio la società. Sembra esserci un consenso intorno all'idea che l'arte, soprattutto quella visiva, sia molto adatta ad affrontare ogni sorta di squilibrio sociale, politico, economico, ecologico e di altro tipo. Celebrata come un potente rimedio per i problemi sociali, l'arte trova la sua giustificazione nel servizio che sembra fornire alla società.

Ma, come sostiene lo storico dell'arte Leonhard Emmerling in questo tempestivo volume, questo presuntuoso eroismo mostra una volontaria cecità nei confronti dell'asservimento dell'arte alle contraddizioni insite nelle relazioni sociali. Egli sostiene che la narrazione del potere dell'arte ha una sua storia specifica. Nel tentativo di ricostruire questa storia in Art of Diremption, scopre invece la fondamentale impotenza dell'arte come fondamento della sua rilevanza politica. L'arte è debole, sostiene Emmerling. Richiede quindi un'etica della debolezza, che rifiuti il discorso dell'impatto e del potere per consentire una politica dell'arte che contenga la permanenza della riflessione, l'inaffidabilità del pensiero e l'emergere della forma come evento del nuovo. Con uno studio meticoloso e ben argomentato sull'"impotenza dell'arte", Art of Diremption sarà un importante contributo al campo dell'arte, dell'estetica e della filosofia.