L'anima dei bruti

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Titolo originale:

The Soul of Brutes

Contenuto del libro:

Una raccolta di saggi diversi ma interconnessi di uno degli storici più stimati al mondo.

Carlo Ginzburg è stato all'avanguardia nella disciplina della microstoria fin dai suoi primi lavori, pubblicati con grande successo negli anni Settanta. L'anima dei bruti raccoglie quattro degli ultimi brillanti saggi e conferenze di Ginzburg che testimoniano la diversità del suo pensiero sulla storia e sulla filosofia.

In "Civiltà e barbarie" viene riesumato un dibattito cinquecentesco tra due pensatori spagnoli sull'umanità, o meno, dei nativi americani, e si evidenzia l'influenza dei pensatori classici, da Erodoto ad Aristotele, e le iterazioni e interpretazioni attraverso cui i loro scritti sono passati fino al Cinquecento. In "L'anima dei bruti" Ginzburg traccia la genealogia del dibattito sulla razionalità degli animali e sui limiti della loro immaginazione, da Plutarco e Aristotele a pensatori del Cinquecento come Pietro Pomponazzi e Girolamo Rorario. Seguendo Montaigne, provoca, siamo per le bestie come ci appaiono? In "Calvino, Manzoni e la zona grigia", Carlo Ginzburg racconta il dialogo mentale tra il sopravvissuto all'Olocausto Primo Levi e due italiani che hanno profondamente influenzato la ricerca di Levi di queste "sacche inesplorate di eccezione": il suo contemporaneo Italo Calvino e il romanziere e filosofo ottocentesco Alessandro Manzoni. Infine, in "Schema e pregiudizio", si chiede se lo storico possa vedere chiaramente nel passato, scrutando attraverso gli strati di pregiudizio, che includono i propri pregiudizi, o se il relativismo sia l'unica strada.

Con numerose illustrazioni a colori splendidamente riprodotte, L'anima dei bruti interesserà non solo gli studiosi di storia, filosofia e arte, ma anche i lettori intellettuali in generale.