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Il libro è una raccolta di saggi di Jonathan Z. Smith, famoso nel campo della storia delle religioni. Ha ricevuto recensioni contrastanti: molti ne hanno lodato il rigore e la profondità intellettuale, mentre altri lo hanno trovato impegnativo ed eccessivamente accademico.
Vantaggi:Un'eccezionale raccolta di saggi che mette in luce il genio analitico e la profondità di pensiero di Smith. I saggi sono coinvolgenti e forniscono preziosi spunti di riflessione sullo studio della religione. Molti lettori li trovano stimolanti ed essenziali per gli studenti seri della materia.
Svantaggi:Il libro può risultare troppo accademico e complesso per alcuni lettori, provocando sentimenti di inadeguatezza e difficoltà di comprensione. In alcune recensioni si afferma che il libro presuppone un alto livello di intelligenza da parte del pubblico, il che potrebbe allontanare i lettori meno esperti.
(basato su 6 recensioni dei lettori)
Imagining Religion: From Babylon to Jonestown
Con questo influente libro di saggi, Jonathan Z. Smith ha indirizzato lo studio accademico della religione in una nuova direzione teorica, non teologica né volutamente ideologica.
Facendo uso di esempi apparentemente diversi ed esotici come i culti Maori della Nuova Zelanda del XIX secolo e gli eventi di Jonestown, Smith dimostra che la religione deve essere interpretata come convenzionale, antropologica, storica e come esercizio di immaginazione. Nelle sue analisi, la religione emerge come il prodotto dell'ingegno, della cognizione e della curiosità umana, storicamente e geograficamente collocati: in poche parole, come il risultato del lavoro umano, uno dei modi decisivi ma del tutto ordinari con cui gli esseri umani creano i mondi in cui vivono e danno loro un senso.
"Questi sette saggi... mostrano l'intelligenza critica, la creatività e il puro buon senso che fanno di Smith uno degli storici della religione metodologicamente più sofisticati e suggestivi che si scrivono oggi.... Smith esamina i problemi fondamentali della tassonomia e della comparazione negli studi religiosi, ridescrive in modo suggestivo categorie fondamentali come il canone e il rituale, e mostra come i miti frequentemente studiati possano più probabilmente riflettere incongruenze situazionali che non le millantate congruenze mimetiche. Il suo saggio finale, su Jonestown, dimostra il potere interpretativo dello storico della religione nel rendere comprensibile ciò che ai nostri giorni sembra più bizzarro."-Richard S. Sarason, Religious Studies Review.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)