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Igor Stravinsky, the Rake's Progress
The Rake's Progress è la più grande opera di Stravinskij e una delle poche grandi opere scritte a partire dagli anni Venti, rara anche per la qualità insolita del suo libretto, firmato da Auden e Kallman.
La sua importanza è indiscutibile, ma lo sono anche i problemi che solleva: problemi di esecuzione e di comprensione, causati dall'ironia di cui è permeata. Per quanto riguarda lo stile e le convenzioni operistiche, l'opera guarda al Settecento, in particolare alle opere di Mozart e da Ponte, ma fa riferimento anche ad altri periodi, da Monteverdi a Verdi.
Allo stesso tempo, però, è un'opera interamente novecentesca, che si concentra sull'impossibilità del ritorno, artistico, psicologico o reale, nonché sulla natura e sui limiti del libero arbitrio umano. Il Progresso del monaco non è un'opera di dissipazione sfrenata, ma piuttosto, cosa più interessante, un'opera di attaccamento a nozioni ingenue di libertà e di scelta, e la sua tragedia è che non può mai tornare indietro.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)