Heathcliff e la grande fame: Studi sulla cultura irlandese

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Titolo originale:

Heathcliff and the Great Hunger: Studies in Irish Culture

Contenuto del libro:

Quando James Joyce definì gli irlandesi "la razza più ritardataria d'Europa", affermò una complessa verità sulla storia del suo popolo e della nazione che stava creando dal XVIII secolo. Durante la vita di Joyce, gli irlandesi avrebbero scritto molti capolavori del modernismo in inglese, ma allo stesso tempo avrebbero creato uno Stato nazionale per molti versi ancora arretrato e tradizionalista.

Questo paradosso della storia irlandese è uno dei tanti temi affrontati nell'ultimo libro di Terry Eagleton. Heathcliff e la grande fame legge la cultura irlandese da Swift e Burke a Yeats e Joyce alla luce della tortuosa e spesso tragica storia socio-politica che l'ha condizionata.

Eagleton apre con una brillante coniugazione di Cime tempestose nel contesto della carestia in Irlanda, evidenziando i legami irlandesi della famiglia Bront. Segue una potente analisi del fallimento dell'ascendenza protestante nel raggiungere l'egemonia in Irlanda; una disamina dei paradossi dell'Act of Union; un resoconto dettagliato, che spazia dalla narrativa di Swift e Maria Edgeworth, passando per Lady Morgan, Mauturin, Le Fanu e Stoker, fino a George Moore, sul perché il romanzo realista non sia mai fiorito in Irlanda; e una considerazione puntuale dei due grandi esuli irlandesi, Oscar Wilde e George Bernard Shaw. Il libro esamina anche la cultura radicale dell'Ulster e la politica culturale dell'Irlanda del XIX secolo.

Riunendo cultura, scrittura e storia in una configurazione audace, Eagleton cambia i contorni della critica irlandese e interviene con forza nel dibattito storico irlandese.