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Le recensioni sottolineano che il libro è una guida di stile essenziale per gli scrittori, che fornisce consigli chiari e concisi sulla grammatica e sull'uso dell'inglese. Molti utenti apprezzano l'arguzia e l'eleganza del libro, che lo rendono piacevole da leggere e allo stesso tempo informativo. È un riferimento pratico per migliorare le capacità di scrittura e comprendere le sfumature dell'inglese americano e britannico. Tuttavia, alcuni recensori notano problemi con la qualità di stampa, citando pagine sbiadite, e ci sono osservazioni sul fatto che il suo uso è influenzato dall'intento del lettore, se per un reale miglioramento o per pretenziosità.
Vantaggi:Guida essenziale per migliorare le capacità di scrittura, riferimento chiaro e conciso, divertente e spiritoso, ottimo per capire le sfumature dell'inglese, utile sia per i principianti che per gli scrittori esperti.
Svantaggi:Alcune pagine sono sbiadite e mal stampate, possibilità di fraintendere lo scopo del libro se usato in modo pretenzioso, presenza di errori tipografici.
(basato su 33 recensioni dei lettori)
Economist Style Guide - 12th Edition
Sono rare le guide di stile che una persona, anche se appassionata di parole, vorrebbe leggere da cima a fondo. Ma la Guida allo stile dell'Economist, concepita, come dice il libro, per promuovere la buona scrittura, è così arguta e rigorosa da risultare irresistibile.
Il libro si compone di tre parti. La prima è il manuale di stile dell'Economist, che agisce come una sorta di presa di posizione a favore di un uso chiaro, conciso e corretto. I grandi no elencati nell'introduzione del libro sono: “Non essere soffocante....
Non essere supplichevole o arrogante....
Non essere troppo soddisfatto di te stesso.... Non essere troppo loquace....
Non essere troppo didattico.... (E) non essere sciatto”. Prima ancora di arrivare alla lettera B, ci viene ricordato che aggravare “significa peggiorare, non irritare o infastidire”; che un alibi “è il fatto provato di essere altrove, non una falsa spiegazione”; e che l'anarchia “significa la completa assenza di legge o di governo.
Può essere armoniosa o caotica”. La seconda parte del libro descrive molte delle differenze ortografiche, grammaticali e d'uso tra l'inglese britannico e quello americano. Mentre molti briticismi sono familiari alla maggior parte degli americani e viceversa, ci sono alcune parole - come homely, bomb e table - che assumono significati completamente diversi quando attraversano l'Atlantico.
La terza parte offre un pratico riferimento a informazioni quali le abbreviazioni commerciali più comuni, i rapporti contabili, la scala di Beaufort, le classificazioni commerciali delle materie prime, le valute, le leggi, le misure e gli indici di borsa. Il lettore americano dovrebbe essere consapevole (ma non spaventato dal fatto) che alcune delle questioni di stile affrontate sono specificamente britanniche.
--Jane Steinberg
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)