Gordon Parks: Il gotico americano: Gordon Parks e Ella Watson

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Titolo originale:

Gordon Parks: American Gothic: Gordon Parks and Ella Watson

Contenuto del libro:

Uno sguardo approfondito su una delle più grandi serie fotografiche americane.

Il ritratto di Ella Watson, impiegata del governo, realizzato da Gordon Parks nel 1942, American Gothic, è una delle fotografie più celebri del XX secolo. La fotografia non solo collega l'intimità della vita di una persona con uno stato di cose nazionale, ma si collega anche a una più ampia storia delle immagini americane facendo riferimento e reinterpretando l'omonimo dipinto di Grant Wood del 1930. Creato come parte di un'ampia collaborazione tra il fotografo e il suo soggetto, è allo stesso tempo un resoconto della posizione di una donna all'interno delle gerarchie razziali, professionali ed economiche che stratificavano la capitale della nazione e il confronto visivo di Parks con la realtà di vivere nella segregazione razziale di Washington.

Attraverso il lavoro con Watson, custode dell'edificio governativo in cui lavorava, Parks ha composto un ritratto intimo della vita nera concentrandosi sulle attività quotidiane, dalla routine lavorativa ai pasti in famiglia e alle funzioni religiose. Le fotografie che ne derivano tracciano un ritratto straordinariamente intimo di Watson come figura multidimensionale, amata dalla sua comunità e di vitale importanza all'interno della sfera civica. Gotico americano: Gordon Parks and Ella Watson offre una panoramica completa di questa serie fondamentale di fotografie, includendo più di 50 immagini - alcune mai pubblicate prima - e ulteriore materiale d'archivio.

Gordon Parks (1912-2006) è stato un acclamato fotografo e regista americano di spicco del fotogiornalismo documentario statunitense, in particolare per quanto riguarda i diritti civili e la povertà. Le sue numerose serie fotografiche includono le sue foto iconiche degli americani poveri negli anni '40 (scattate per il Farm Security Administration Program) e i suoi saggi fotografici per la rivista Life. Ha diretto i film Shaft, Shaft's Big Score e il semiautobiografico The Learning Tree.