Globalizzazione e ridistribuzione egualitaria

Titolo originale:

Globalization and Egalitarian Redistribution

Contenuto del libro:

Lo Stato sociale può sopravvivere in un mondo economicamente integrato? Molti hanno sostenuto che la globalizzazione ha minato le politiche nazionali volte ad aumentare il tenore di vita e le opportunità economiche dei poveri. Questo libro, scritto da sedici tra le maggiori autorità mondiali nel campo dell'economia internazionale e dello Stato sociale, suggerisce una serie di conseguenze sorprendentemente diverse: La globalizzazione non preclude le assicurazioni sociali e la redistribuzione egualitaria, ma cambia il mix di politiche che possono raggiungere questi obiettivi.

Globalizzazione e redistribuzione egualitaria dimostra che il libero flusso di beni, capitali e lavoro ha aumentato la disuguaglianza o la volatilità dei redditi da lavoro nelle società industriali avanzate, limitando al contempo la capacità dei governi di tassare i vincitori della globalizzazione per compensare i lavoratori delle perdite subite. Nel frattempo, questo flusso ha creato opportunità per migliorare il benessere dei meno abbienti nei Paesi poveri e a medio reddito. Composto da undici saggi incorniciati dall'introduzione e dalla conclusione dei curatori, questo libro rappresenta il primo sguardo sistematico su come la globalizzazione influisce sulle politiche volte a ridurre le disuguaglianze.

I collaboratori sono Keith Banting, Pranab Bardhan, Carles Boix, Samuel Bowles, Minsik Choi, Richard Johnston, Covadonga Meseguer Yebra, Karl Ove Moene, Layna Mosley, Claus Offe, Ugo Pagano, Adam Przeworski, Kenneth Scheve, Matthew J. Slaughter, Stuart Soroka e Michael Wallerstein.