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Fundamentalism or Tradition: Christianity After Secularism
Tradizionale, secolare e fondamentalista: tutte e tre le categorie sono contestate, eppure nella loro contestazione danno forma alla nostra sensibilità e sono reciprocamente implicate, l'una con l'altra.
Questa interazione porta in primo piano più che mai la questione di cosa significhi pensare e vivere come Tradizione. I teologi ortodossi del XX secolo, in particolare, hanno sottolineato la Tradizione non come lettera morta, ma come presenza viva dello Spirito Santo.
Ma come possiamo discernere la Tradizione come discernimento vivente dal fondamentalismo? Cosa significa vivere nella Tradizione quando si è circondati da qualcosa di simile al “secolare”? Questi saggi interrogano queste reciproche implicazioni, partendo dalla consapevolezza che qualunque cosa possa significare secolare o fondamentalista, non è la Tradizione, che è storica, particolaristica, in movimento, ambigua e pluralistica, ma allo stesso tempo non relativistica. Collaboratori: R. Scott Appleby, Nikolaos Asproulis, Brandon Gallaher, Paul J.
Griffiths, Vigen Guroian, Dellas Oliver Herbel, Edith M. Humphrey, Slavica Jakelic, Nadieszda Kizenko, Wendy Mayer, Brenna Moore, Graham Ward, Darlene Fozard Weaver.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)