Eruzioni anticoloniali: Hubris razziale e astuzia della resistenzavolume 15

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Titolo originale:

Anticolonial Eruptions: Racial Hubris and the Cunning of Resistancevolume 15

Contenuto del libro:

Questo studio incisivo rivela la debolezza fondamentale e paradossale del colonialismo e la forza duratura della resistenza anticoloniale. La resistenza è ovunque, ma ovunque è una sorpresa, soprattutto quando gli agenti della lotta sono i colonizzati, gli schiavi, i miserabili della terra.

Le rivolte anticoloniali e le ribellioni degli schiavi sono state spesso descritte da chi detiene il potere come "eruzioni": scosse vulcaniche a un sistema che non le vede, non può vederle arrivare. In Eruzioni anticoloniali, Geo Maher diagnostica una debolezza paradossale insita nelle fondamenta del potere suprematista bianco, un punto cieco coloniale che cresce quando la dominazione sembra più completa. Eruzioni Anticoloniali sostiene che la debolezza del colonizzatore è radicata nella disumanizzazione.

Quando gli oppressi e gli esclusi si sollevano in una ribellione esplosiva, con le loro umanissime richieste di vita e di liberazione, i potenti non sono preparati. Questo punto cieco coloniale è, ironicamente, autoimposto: più il potere coloniale è oppressivo ed espansivo, più i colonizzati sono ritenuti meno umani, più grande è l'opportunità di resistenza.

Maher chiama questo paradosso l'astuzia della decolonizzazione, un involontario rovesciamento dell'equilibrio di potere tra oppressore e oppresso. Laddove il potere coloniale si afferma come incrollabile, totale e perpetuo, un punto cieco fornisce una copertura strategica per la possibilità rivoluzionaria; laddove la razza o il genere rendono i colonizzati invisibili, essi si organizzano, non visti.

Eruzioni Anticoloniali mostra che questa debolezza fondamentale del colonialismo non è un difetto, ma una caratteristica permanente del sistema, fornendo motivi di ottimismo in un momento contemporaneo agitato da lotte globali per la liberazione.