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Il libro “La donna invisibile” racconta le esperienze di Ika Hügel-Marshall come bambina nera nella Germania del secondo dopoguerra, descrivendo le sue lotte contro il razzismo, l'identità e l'appartenenza. I lettori apprezzano la forza della narrazione e i temi importanti affrontati, ma alcuni criticano le incongruenze e lo stile di scrittura.
Vantaggi:⬤ Narrazione personale coinvolgente e potente che risuona con i lettori, in particolare con quelli con background simili.
⬤ Affronta temi importanti come il razzismo, l'identità e la resilienza.
⬤ Il coraggio dell'autrice nel condividere le sue lotte ed esperienze è encomiabile.
⬤ Lettura veloce e accessibile che attira i lettori nella storia dell'autrice.
⬤ Incoraggiante e stimolante, che porta molti a empatizzare profondamente con l'autrice.
⬤ Presenza di incoerenze e contraddizioni all'interno della narrazione che confondono i lettori.
⬤ Alcuni lettori ritengono che il libro manchi di profondità e di dettagli in alcune aree.
⬤ Critiche alle generalizzazioni dell'autore sul razzismo e sul comportamento dei bianchi.
⬤ Segnalazioni di condizioni del libro danneggiate che hanno influenzato l'esperienza di lettura di alcuni.
(basato su 11 recensioni dei lettori)
Invisible Woman; Growing Up Black in Germany
Donna invisibile: Growing Up Black in Germany, ripubblicato in una nuova edizione commentata, racconta l'esperienza di Ika H gel-Marshall, figlia di una donna tedesca bianca e di un uomo afroamericano dopo la Seconda guerra mondiale. Come bambina dell'occupazione, nata in una piccola città tedesca nel 1947, Ika ha un doppio stigma: non solo è nata fuori dal matrimonio, ma è anche nera.
Benché amata dalla madre, le esperienze di Ika con la reazione della società tedesca al colore della sua pelle risuonano con l'insidiosità del razzismo, instillando in lei il desiderio di incontrare il padre biologico. All'età di sette anni, lo Stato la colloca in un orfanotrofio affiliato alla Chiesa, lontano da dove vivono la madre, la sorella e il patrigno.
È esposta al disprezzo e alla crudeltà delle suore a cui è affidata. Nonostante il razzismo istituzionalizzato, Ika supera questi ostacoli e alla fine, quando ha quarant'anni, ritrova suo padre con l'aiuto di un buon amico e scopre di avere una famiglia amorevole a Chicago.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)