Diciannovesima Divisione 1914-1918

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Titolo originale:

Nineteenth Division 1914-1918

Contenuto del libro:

La 19ª Divisione (occidentale), nota come “Butterflies” (farfalle) dalla sua insegna divisionale, una farfalla dalle ali aperte, iniziò a radunarsi nella piana di Salisbury nel settembre 1914, una delle divisioni della Seconda Nuova Armata di Kitchener. Salpata per la Francia nel luglio 1915, passò sotto il comando del Corpo indiano e alla fine di agosto assunse il comando del suo primo settore di linea, da Givenchy a Festubert, dalla 7ª Divisione.

Il primo grande assaggio di azione della divisione fu la battaglia di Loos e, sebbene solo una delle sue brigate fosse pienamente impegnata, le perdite complessive furono di circa 2.000 unità. La divisione era presente sulla Somme per le prime battaglie dell'offensiva e il suo grande risultato fu la cattura di La Boisselle dopo intensi combattimenti nel periodo 2-5 luglio. Qui la 34ª Divisione aveva subito le perdite più alte di qualsiasi altra divisione il primo giorno, il 1° luglio, nel vano tentativo di conquistare il villaggio.

Il costo per la 19ª Divisione fu di circa 3.500 morti e oggi il loro monumento si trova di fronte alla chiesa del villaggio.

Nel marzo 1917 la divisione fece la sua prima apparizione sul fronte di Ypres e in giugno si distinse a Messines, guadagnandosi le congratulazioni del comandante dell'esercito, Plumer. Rimase nel saliente per tutta la Terza Ypres, il suo sforzo principale fu nella battaglia di Menin Road, dal 20 al 25 settembre, quando le perdite furono poco meno di 2.000.

La divisione fu di nuovo pesantemente coinvolta nell'offensiva tedesca del 1918, sulla Somme, sul Lys e sull'Aisne, dove era stata inviata per un periodo di riposo; i tedeschi colpirono proprio dopo l'arrivo della divisione. Tra l'inizio dell'offensiva tedesca, il 21 marzo, e la fine di maggio 1918 le perdite ammontarono a 11.250. Durante l'avanzata finale degli alleati verso la vittoria, la divisione non fu impegnata seriamente fino alla battaglia della Selle, a metà ottobre.

Alla fine della guerra il numero delle vittime era di 39.381. “Questo è un resoconto molto competente e ben scritto di una divisione che ebbe la fortuna di essere guidata da due buoni comandanti per la maggior parte del suo tempo sul fronte occidentale - Tom Bridges e ‘Ma’ Jeffreys. La narrazione è chiara, di facile lettura e con buone mappe a supporto dei dettagli operativi.

Non ci sono elenchi di vittime né di onorificenze e riconoscimenti, ma sono riportati gli encomi degli otto VC assegnati. Insolitamente c'è una sezione dedicata alle personalità, con commenti (tutti favorevoli) su alcuni ufficiali, principalmente tenenti colonnelli e superiori.

Sono riportati i cambiamenti di comando a livello di divisione e brigata e l'ordine di battaglia.