Contro Giuliano

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Titolo originale:

Against Julian

Contenuto del libro:

Il Giuliano citato nel titolo è Giuliano di Eclanum, nato a Eclanum in Italia nel 380 e morto in Sicilia nel 455 circa. Dopo la morte della moglie, Giuliano entrò nel clero della sua diocesi natale e alla fine succedette al padre come vescovo.

Alla padronanza del greco e del latino Giuliano unì un grande bagaglio di conoscenze teologiche che, tuttavia, erano inficiate da errori pelagiani. A causa del suo sostegno a Pelagio, Giuliano stesso fu condannato, deposto ed espulso dall'Italia. Nelle sue opere autentiche, quattro libri a Turbantius, tre lettere e otto libri a Florus, gli insegnamenti eterodossi di Giuliano riducono la grazia a una semplice assistenza divina protettiva e negano praticamente che la macchia del peccato di Adamo sia passata alla razza umana.

Nei primi due libri di Contro Giuliano Agostino sottolinea gli insegnamenti tradizionali della Chiesa contenuti nei Padri e li contrappone al razionalismo dei pelagiani. In seguito confuta l'errore dei pelagiani secondo cui la grazia viene data in base ai meriti.

Per confutare l'errore pelagiano sulla concupiscenza Agostino spiega l'insegnamento paolino "affinché ciascuno sappia come possedere il proprio vaso". "Nel libro conclusivo troviamo una spiegazione dettagliata della pratica del battesimo infantile.

Questa sezione è una preziosa testimonianza del rituale del battesimo come veniva conferito all'epoca dei Padri.