Breve storia della schiavitù transatlantica

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Titolo originale:

A Short History of Transatlantic Slavery

Contenuto del libro:

Dal 1501, quando i primi schiavi arrivarono a Hispaniola, fino al XIX secolo, circa dodici milioni di persone furono rapite dall'Africa occidentale e trasportate attraverso migliaia di miglia di oceano - il famigerato Passaggio di Mezzo - per lavorare nelle colonie del Nuovo Mondo.

Forse due milioni di africani morirono in mare. Perché la schiavitù era così ampiamente tollerata, per la maggior parte di questo periodo, da importanti avvocati, leader religiosi, politici e filosofi? Come mai le classi colte del mondo occidentale furono disposte per così tanto tempo ad accettare e promuovere un'istituzione che, in epoche successive, sarebbe stata condannata come barbara? Esplorando queste e altre domande - e l'esperienza degli schiavi nelle piantagioni di zucchero, riso, caffè e cotone - Kenneth Morgan analizza l'ascesa di una cultura distintivamente creola; le rivolte degli schiavi, compresa la riuscita rivoluzione di Haiti (1791-1804); e l'ascesa dell'abolizionismo, quando le idee di Montesquieu, Wilberforce, dei quaccheri e di altri portarono alla scomparsa sistematica della tratta degli schiavi.

In un momento in cui la minaccia del traffico di esseri umani è sempre più preoccupante in tutto il mondo, questo libro tempestivo riflette sulle motivazioni più profonde della schiavitù come ideologia e istituzione mercantile.