Aubrey Beardsley: Bons Mots e grottesche

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Titolo originale:

Aubrey Beardsley: Bons Mots and Grotesques

Contenuto del libro:

- L'arguzia urbana sulla vita, l'arte e la cultura di uno dei principali artisti e celebrità dell'epoca decadente, Aubrey Beardsley, con i disegni della serie Grotesque "Ai critici che dicevano che la cosiddetta "bocca di Beardsley" a labbra piene, che adornava molte delle sue donne, era "inespressiva e brutta", l'artista rispondeva: "Beh, che critichino pure. È la mia bocca e non la loro.

A me piacciono le bocche grandi. Alla gente piace la bocca piccola, la bocca "Dolly Varden", se così si può definire meglio. Una bocca grande è segno di carattere e forza.

Guardate Ellen Terry con la sua bocca grande e forte. In effetti, non ho pazienza con le persone dalla bocca piccola.

L'idea popolare di un quadro è qualcosa di dipinto a olio o scritto nell'acqua da appendere alla parete di una stanza o in una pinacoteca per lasciare perplesso un pubblico privo di arte. Per me non c'è niente di più deprimente di una cattedrale gotica. Odio che il sole sia chiuso dai santi.

Che bella creatura ampia è George Sand: come una meravigliosa vecchia mucca con tutti i suoi vitelli". E altre argute e urbane intuizioni sulla vita, l'arte e la cultura, illustrate con disegni selezionati dalla serie Grotesques.