1971: Un anno nella vita del colore

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Titolo originale:

1971: A Year in the Life of Color

Contenuto del libro:

In questo libro, lo storico dell'arte Darby English esplora l'anno 1971, quando vennero inaugurate due mostre che portarono la pittura e la scultura modernista nel cuore ardente della politica culturale degli Stati Uniti: Contemporary Black Artists in America, al Whitney Museum of American Art, e The DeLuxe Show, una mostra di arte astratta razzialmente integrata presentata in un cinema ristrutturato in un ghetto di Houston. 1971: A Year in the Life of Color analizza il desiderio di molti artisti neri di liberarsi dalla rappresentazione razziale palese, nonché i loro sforzi - e quelli dei loro sostenitori - di perseguire questo obiettivo attraverso l'esposizione pubblica.

In mezzo alle richieste di definire un'"estetica nera", questi esperimenti con l'arte modernista hanno dato priorità all'interazione culturale e all'instabilità. Contemporary Black Artists in America ha evidenziato l'astrazione come posizione contraria agli approcci normativi, mentre The DeLuxe Show ha posizionato l'astrazione al centro del degrado urbano.

L'importanza di questi esperimenti, sostiene English, derivava in parte dallo status speciale del colore come simbolo culturale e in parte dalle indagini sul colore già in corso nell'arte e nella critica tardo moderne. Con i loro sostenitori, i modernisti neri - tra cui Peter Bradley, Frederick Eversley, Alvin Loving, Raymond Saunders e Alma Thomas - si elevarono al di sopra della richiesta di rappresentare o essere rappresentati, senza compromettere nulla nei loro appelli alla collaborazione interrazziale e, soprattutto, rispondendo con ottimismo piuttosto che con cinismo alla preoccupazione della cultura circostante per il colore.