Walden o Vita nei boschi: un libro del trascendentalista Henry David Thoreau

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Titolo originale:

Walden or Life in the Woods: a book by transcendentalist Henry David Thoreau

Contenuto del libro:

Walden o Vita nel bosco

Di Henry David Thoreau.

Walden è un libro del trascendentalista Henry David Thoreau. Il testo è una riflessione sulla vita semplice in un ambiente naturale. L'opera è in parte una dichiarazione personale di indipendenza, un esperimento sociale, un viaggio di scoperta spirituale, una satira e, in parte, un manuale di autosufficienza. Pubblicato per la prima volta nel 1854, Walden racconta le esperienze vissute da Thoreau nel corso di due anni, due mesi e due giorni in una capanna costruita vicino al Walden Pond, tra i boschi di proprietà dell'amico e mentore Ralph Waldo Emerson, vicino a Concord, nel Massachusetts. Thoreau utilizzò questo periodo (4 luglio 1845 - 6 settembre 1847) per scrivere il suo primo libro, Una settimana sui fiumi Concord e Merrimack. L'esperienza ispirò in seguito Walden, in cui Thoreau comprime il tempo in un unico anno solare e utilizza i passaggi delle quattro stagioni per simboleggiare lo sviluppo umano. Il libro può essere visto come una performance artistica, una dimostrazione di quanto possa essere facile acquisire le quattro necessità della vita. Una volta acquisite, l'autore ritiene che le persone debbano concentrare i loro sforzi sulla crescita personale. Immergendosi nella natura, Thoreau sperava di ottenere una comprensione più obiettiva della società attraverso l'introspezione personale. La vita semplice e l'autosufficienza erano gli altri obiettivi di Thoreau e l'intero progetto era ispirato alla filosofia trascendentalista, un tema centrale del periodo romantico americano.

Thoreau compie precise osservazioni scientifiche sulla natura e utilizza i fenomeni naturali in modo metaforico e poetico. Identifica molte piante e animali con i loro nomi popolari e scientifici, registra in dettaglio il colore e la limpidezza di diversi specchi d'acqua, data e descrive con precisione il congelamento e il disgelo dello stagno e racconta i suoi esperimenti per misurare la profondità e la forma del fondo del presunto "fondo senza fondo". Non volevo vivere ciò che non era vita, vivere è così caro, né volevo praticare la rassegnazione, a meno che non fosse del tutto necessario. Volevo vivere a fondo e succhiare tutto il midollo della vita, vivere in modo così robusto e spartano da mettere a morte tutto ciò che non era vita, tagliare un'ampia fetta e radere da vicino, mettere la vita in un angolo e ridurla ai suoi minimi termini e, se si fosse dimostrata meschina, perché allora coglierne l'intera e genuina meschinità e renderla pubblica al mondo o, se fosse stata sublime, conoscerla per esperienza e poterne dare un resoconto veritiero nella mia prossima escursione.