Vita rubata

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Titolo originale:

Stolen Life

Contenuto del libro:

"Considerato come una trilogia, Il consenso a non essere un singolo essere è un risultato monumentale: un brillante intervento teorico che potrebbe essere meglio descritto come un potente caso di blackness come categoria di analisi" - Brent Hayes Edwards, autore di Epistrophies: Jazz and the Literary Imagination.

In Stolen Life - il secondo volume della sua storica trilogia Il consenso di non essere un unico essere - Fred Moten intraprende un'ampia esplorazione della blackness in relazione alla vita nera e al rifiuto collettivo della morte sociale. I saggi resistono alle categorizzazioni, muovendosi dalla meditazione iniziale di Moten su Kant, Olaudah Equiano e le condizioni del pensiero nero attraverso discussioni sulla libertà accademica, la scrittura e la pedagogia, la non-neurotipicità e le nozioni acritiche di libertà.

Moten modella anche lo studio dei neri come forma di vita sociale attraverso un impegno con Fanon, Hartman e Spillers e scandaglia la distinzione tra blackness e black people in letture di Du Bois e Nahum Chandler. La forza e la creatività della critica di Moten risuonano in tutto il testo, ricordandoci non solo la sua importanza come pensatore, ma anche la continua necessità di interrogare la blackness come forma di socialità.