Visione bruciante

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Titolo originale:

Burning Vision

Contenuto del libro:

L'acclamata opera di Marie Clements traccia un solco drammatico nella politica reazionaria dell'identità di razza, di genere e di classe, utilizzando la penetrante luce giallo-bianca, il falso sole dell'uranio e del radio, ricavato da una roccia nera come il carbone nota come pechblenda, come metafora dei mali invisibili e maligni che ovunque avvelenano il nostro rapporto con la terra e con gli altri.

Burning Vision smaschera sia le grandi menzogne della power-elite imperialista (che dice ai minatori di scavare per trovare una sostanza per "curare il cancro", mentre in segreto la usa per costruire le bombe atomiche che hanno devastato Hiroshima e Nagasaki)

E le apparentemente piccole razionalizzazioni e accomodamenti che le persone di tutte le culture costruiscono per far sì che le loro circostanze personali producano il massimo beneficio per loro stessi con il minimo sforzo o cambiamento da parte loro. Si tratta anche di un attacco sprezzante alle "scuse pubbliche" come un'altra maschera, come un dispositivo di manipolazione, che cerca sempre di nascondere il mantenimento e l'avanzamento dell'interesse personale di chi lo indossa.

Le potenti scenografie visive e i paesaggi sonori di Clements contengono cortine di fiamme che a volte assumono i corpi di un coro che emette il suo giudizio a distanza, privo sia di pietà che di paura, sull'azione: un impietoso atto d'accusa contro il tarlo interculturale e sepolto dell'avarizia e dell'interesse personale nascosto nel terrorismo della spinta a "seguire i tempi", ad accettare l'iconografia di una realtà definita, contestualizzata e illuminata da altri.

Marie Clements scrive, o, forse più precisamente, compone, con un'intelligenza urbana, incisiva e sofisticata, profondamente radicata nei particolari del suo luogo, del suo tempo e della sua storia.

Cast di cinque donne e 12 uomini.