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A Voyage to Abyssinia
A Journey to the Western Islands of Scotland (Viaggio nelle isole occidentali della Scozia) di Samuel Johnson è senza dubbio l'opera più nota e discussa del genere della scrittura di viaggio (1775). Ma questo capitolo si concentra soprattutto sul precedente A Voyage to Abyssinia di Johnson e accenna solo brevemente ai suoi viaggi in Scozia (1735).
Il libro contiene la riflessione più approfondita di Johnson sulla funzione e l'etica del viaggiatore, anche se non visitò mai l'Abissinia (l'odierna Etiopia), e il testo è la traduzione di un diario di viaggio scritto dal gesuita portoghese Jernimo Lobo sui suoi viaggi in Etiopia tra il 1621 e il 1634. (e scrittore di viaggi). Il testo prende in considerazione anche la pericolosa confluenza tra viaggio e religione, nonché la stretta linea di demarcazione tra esplorazione e dominio.
Dopo una breve introduzione a Johnson e alle sue opere di viaggio, questo capitolo esplora l'intricata storia di A Voyage to Abyssinia e dimostra come Johnson, attraverso la significativa Prefazione e altre modifiche del diario di viaggio, aggiunga il suo vivido strato di significato al materiale originale portoghese. Johnson ammira Lobo come scrittore di viaggi per la sua onesta e obiettiva descrizione di prima mano dei suoi viaggi, ma critica anche i viaggi intrapresi per dimostrare la superiorità di una certa cultura o confessione o la potenza di una particolare divinità.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)