Vent'anni con il Bund del lavoro ebraico: Un ricordo della Polonia tra le due guerre

Recensioni dei lettori

Il libro è un'avvincente storia sociale che esplora le radici europee del movimento operaio americano attraverso gli occhi di una prospettiva ebraica, concentrandosi in particolare sul Bund in Polonia. Il traduttore, Marvin Zuckerman, migliora la leggibilità e il contesto con un glossario completo, un indice e delle note, rendendolo una risorsa inestimabile. Tuttavia, ci sono critiche al libro che sottolineano potenziali pregiudizi e interpretazioni errate del contesto da parte di altri recensori, in particolare per quanto riguarda le narrazioni politiche.

⬤ Offre una visione affascinante delle radici europee del movimento operaio americano.
⬤ Ben tradotto da Marvin Zuckerman, che lo rende leggibile.
⬤ Storia sociale preziosa con schizzi di personaggi, esposizione storica e vignette.
⬤ Include risorse utili come glossario, indice, note esplicative e una Prefazione del traduttore che delinea la storia del Bund.

⬤ Alcune recensioni criticano l'interpretazione degli eventi storici e i pregiudizi nella narrazione.
⬤ Ci sono accuse di travisamento del ruolo e delle attività del Bund nel contesto storico.
⬤ Alcuni punti sollevati nelle critiche sono considerati fuori contesto, il che potrebbe portare a fraintendimenti del testo.

(basato su 1 recensioni dei lettori)

Titolo originale:

Twenty Years with the Jewish Labor Bund: A Memoir of Interwar Poland

Contenuto del libro:

Il libro di memorie di Bernard Goldstein descrive un mondo duro, fatto di taverne, duri, ladri e prostitute; di lavoratori dei mattatoi, di portatori di carretti a mano e di conducenti di carri; di scontri a pugni e a fuoco con chiunque, dagli antisemiti ai comunisti, fino alla polizia ostile, il che equivale a dire che ritrae una visione della vita nella Polonia prebellica totalmente diversa da quella che viene solitamente rappresentata. In quanto tale, il libro offre un punto di vista correttivo sotto forma di storia sociale, che richiede attenzione e rispetto per la vitalità e l'attivismo della generazione di ebrei polacchi così brutalmente annientata dalla barbarie dei nazisti.

A Varsavia, una città con oltre 300.000 ebrei (un terzo della popolazione), Bernstein era l'"esecutore", l'organizzatore e il capo della milizia del Jewish Labor Bund, colui che si occupava dell'organizzazione quotidiana dei sindacati per strada, della lotta contro i comunisti, i teppisti antisemiti polacchi e la polizia antagonista, dell'organizzazione e della protezione delle manifestazioni e persino della risoluzione delle controversie familiari, alcune delle quali nascevano dalla nuova cultura laica e socialista promossa dal Bund. Quello di Goldstein è un ritratto di ebrei tenaci e disposti a combattere: individui moderni e di mondo, dediti alla loro cultura popolare e alla sopravvivenza del loro popolo.

Offre una visione senza precedenti della vibrante vita ebraica in Polonia tra le due guerre: delle masse ebraiche che entrano nella vita moderna, dei lavoratori ebrei che lottano per i loro diritti, dell'ottimismo, della maggiore assertività e fiducia in se stessi, dei combattimenti armati e persino delle scene che ritraggono gli elementi più oscuri e semi-criminali. Il film fornisce una rappresentazione della vita in Polonia prima della grande catastrofe della Seconda Guerra Mondiale, una vita fatta di attività letteraria fiorente, giornalismo politico laico, lotta politica di successo, immersione nella politica moderna, lotte per i diritti e i benefici dei lavoratori, un forte movimento sindacale socialdemocratico, la creazione di un sistema scolastico laico in yiddish e un movimento giovanile che in seguito fornì gli eroici combattenti per la coraggiosa Rivolta del Ghetto di Varsavia.