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Il libro “A Mind of Winter: Poems for a Snowy Season”, selezionato da Robert Atwan, è una raccolta di trentadue poesie che celebrano la stagione invernale, con opere di poeti classici e contemporanei. Include splendide illustrazioni di Thomas Nason e un'introduzione di Donald Hall. Sebbene molti lettori abbiano apprezzato la profondità estetica ed emotiva delle poesie, alcuni hanno notato i temi più cupi e l'inevitabilità della desolazione spesso presente in un contesto invernale.
Vantaggi:Splendidamente illustrato con le xilografie di Thomas Nason, presenta una selezione diversificata di poeti noti, cattura varie emozioni legate all'inverno, è compatto e facile da regalare, ideale per una lettura intima accanto al fuoco.
Svantaggi:Alcune poesie possono tendere verso temi più cupi e tetri, che potrebbero non essere così nostalgici o caldi come alcuni lettori si aspettano.
(basato su 8 recensioni dei lettori)
A Mind of Winter: Poems for a Snowy Season
Non c'è momento migliore dell'inverno per accoccolarsi su una comoda poltrona e leggere. E l'inverno è stato una musa potente per molti dei poeti americani più amati. L'elegante disegno della brina sul vetro di una finestra, un bambino su una slitta, una volpe solitaria in cerca di cibo in un paesaggio desolato, il sorriso comico di un pupazzo di neve, la vista rassicurante di un uomo trasandato che si rannicchia contro il freddo o un paio di pantofole rosse intraviste nella vetrina di un negozio in un nevischio grigio e ventoso hanno fornito l'ispirazione per poesie che ci sostengono e ci rinnovano.
A Mind of Winter raccoglie trentadue tra le più toccanti poesie sull'esperienza dell'inverno. Illustrate con eleganti xilografie d'epoca di Thomas Nason, le poesie spaziano dai grandi classici - "The First Snow Fall" di James Russell Lowell e "Snow-Bound" di John Greenleaf Whittier - a quelle più contemporanee, libere e diverse - "Begging for Change in Winter" di Rafael Campo e "The Paperweight" di Gertrude Schnackenberg.
Sebbene tutti i poeti abbiano come tema l'esperienza dell'inverno, ognuno di loro ci offre uno sguardo illuminante sulle forme sottili dell'inverno. Marge Piercy è grata a Capodanno per tutto ciò che le è stato dato.
Mary Oliver osserva la crudele realtà darwiniana della natura.
Peter Davison riflette sull'ironia di un "New England senza neve".
E Robert Frost è sorpreso dalla gioia durante una passeggiata in un giorno d'inverno. Ognuno di loro ci ricorda, con le parole di Wallace Stevens, che "bisogna avere la mente dell'inverno/per guardare la brina e i rami/dei pini incrostati di neve...".
I contributi includono: Rosanna Warren, Emily Dickinson, Richard Wilbur, Angelina Weld Grimk, Amy Lowell, Charles Simic, Peter Davison, Mary Oliver, Sylvia Plath, Marge Piercy, James Merrill e Maxine Kumin.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)