Un terzo sguardo

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Titolo originale:

A Third Look

Contenuto del libro:

In Third Look, Joseph Maida riflette sui nudi di Lee Friedlander degli anni '70 e '80, reinterpretando questa serie come un omaggio all'avanguardia sia a Friedlander, il titano modernista della fotografia, sia ai corpi LGBTQAI+ attraverso gli spettri di genere e identità.

Quando il curatore John Szarkowski presentò per la prima volta i nudi di Friedlander in una mostra personale al Museum of Modern Art (MoMA) nel 1991, scrisse che “le qualità di generosità e apertura, e l'abitudine di una continua esplorazione - di un'estemporizzazione logica ravvivata da un'audacia senza pretese” rendono i nudi di Friedlander così “ricchi e gratificanti”. Maida, considerando i tratti di apertura, esplorazione, estemporizzazione e audacia come la queerness stessa, ha reimmaginato i nudi di Friedlander raffigurando corpi diversi in A Third Look per dialogare con quelli di Friedlander.

Maida definisce il loro recupero femminista della storia “un'interpretazione visiva della fotografia modernista, che fornisce una riconciliazione visibile di ciò che il canone della fotografia d'arte ci ha storicamente permesso di vedere” con il più ampio spettro del nudo umano.