Punteggio:
Il libro offre un esame critico del maltrattamento dei nativi americani da parte del governo statunitense attraverso trattati e politiche storiche. Pur essendo una lettura essenziale per la comprensione di queste ingiustizie, la sua leggibilità e presentazione sono state criticate a causa di numerosi errori tipografici e della mancanza di una corretta formattazione.
Vantaggi:⬤ Lettura essenziale per chi è interessato alla storia e alla giustizia dei nativi americani
⬤ fornisce una nuova prospettiva sulla storia degli Stati Uniti
⬤ mette in evidenza i trattati infranti e discute la doppiezza del governo
⬤ promuove la consapevolezza delle ingiustizie storiche.
⬤ Il libro è poco curato, pieno di errori di battitura e privo di numeri di pagina, il che lo rende difficile da leggere
⬤ alcuni lettori lo hanno trovato obsoleto e noioso
⬤ presenta problemi stilistici che ne sminuiscono il contenuto, come l'uso del termine “selvaggi” per descrivere i nativi americani.
(basato su 31 recensioni dei lettori)
A Century of Dishonor: A Sketch of the United States Government's Dealings with Some of the Indian Tribes
Pubblicato per la prima volta nel 1881 e da allora ristampato in numerose edizioni, A Century of Dishonor di Helen Hunt Jackson è un classico resoconto della politica indiana errata del governo degli Stati Uniti e del trattamento ingiusto e crudele riservato agli indiani del Nord America dagli espansionisti americani. La Jackson scrisse il libro come una polemica per "fare appello al cuore e alla coscienza del popolo americano", che sperava avrebbe chiesto al Congresso una riforma legislativa e avrebbe riscattato il nome del Paese dalla macchia di un "secolo di disonore". I suoi sforzi, che costituiscono una pietra miliare nella riforma indiana, hanno contribuito ad avviare il lungo processo di sensibilizzazione dell'opinione pubblica per i diritti degli indiani che continua ancora oggi.
Iniziando con una sintesi legale sull'originario diritto di occupazione degli indiani, A Century of Dishonor prosegue con l'analisi di Jackson su come l'irresponsabilità, la disonestà e la perfidia degli americani e del governo degli Stati Uniti abbiano devastato gli indiani Delaware, Cheyenne, Nez Perce, Sioux, Ponca, Winnebago e Cherokee. Jackson descrive il trattamento riservato dal governo agli indiani come "un vergognoso record di trattati non rispettati e promesse non mantenute", aggravato da "un record nauseante di omicidi, oltraggi, rapine e torti" commessi dai coloni di frontiera, con solo occasionali ritorsioni indiane. Eventi notevoli come la fuga di Capo Giuseppe dei Nez Perces e il Sentiero delle lacrime dei Cherokee illustrano le argomentazioni di Jackson.
La prefazione di Valerie Sherer Mathes ripercorre la vita e gli scritti di Jackson e la colloca nel contesto della difesa delle riforme nel mezzo dell'espansionismo del XIX secolo. Questa edizione in brossura integrale contiene un indice e l'appendice completa, che include la corrispondenza della Jackson sul massacro di Sand Creek e il suo rapporto come commissario speciale per indagare sui bisogni degli indiani delle missioni della California.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)