Un prigioniero di guerra coreano in Giappone, 1597 1600: gli scritti di Kang Hang”.

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Titolo originale:

A Korean War Captive in Japan, 1597 1600: The Writings of Kang Hang"

Contenuto del libro:

Kang Hang era uno studioso-ufficiale coreano fatto prigioniero nel 1597 dall'esercito giapponese invasore durante la guerra di Imjin del 1592-1598. Durante la prigionia in Giappone, Kang registrò i suoi pensieri sulla civiltà umana, sulla guerra, sulla cultura e sulla società del nemico, agendo di fatto come una spia per il suo re.

Organizzati e stampati nel XVII secolo con il titolo di Kanyangnok, o “Il resoconto di un pastore”, gli scritti di Kang furono estremamente preziosi per il suo governo, offrendo nuove prospettive su una società che pochi coreani avevano incontrato in 150 anni e nuove informazioni sulla politica, la cultura e l'organizzazione militare giapponese. In questa traduzione completa e commentata del Kanyangnok, Kang riflette sul comportamento umano e sulla natura della lealtà in tempo di guerra.

Neo-confucianista con una profonda conoscenza della filosofia e della storia cinese, Kang traccia una netta linea di demarcazione tra i valori confuciani del suo mondo, che distinguevano tra sé, la famiglia, il re e la patria, e una cultura straniera che praticava l'invasione e la cattura e che, a suo avviso, era in gran parte incapace di civilizzarsi. Il volume, che racconta le esperienze di un ex funzionario che ha svolto un ruolo eccezionale in tempo di guerra e la rara voce di un coreano che parla con chiarezza e acume della guerra e della prigionia, consente di apprezzare più a fondo il fenomeno della guerra in patria e all'estero.