Un bene per le anime: Storia della confessione nell'Impero russo

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Titolo originale:

Good for the Souls: A History of Confession in the Russian Empire

Contenuto del libro:

Dal momento in cui gli zar e i gerarchi si resero conto che far confessare i loro sudditi poteva renderli cittadini migliori e cristiani migliori, il sacramento della penitenza nell'impero russo divenne uno strumento politico, un esercizio devozionale, un mezzo di educazione e un genere letterario. Definiva chi era ortodosso e chi era "altro".

Prima incoraggiando i sudditi russi a partecipare alla confessione per migliorarli e integrarli in una Chiesa e in uno Stato in via di riforma, le autorità si sono poi rivolte alla confessione per integrare i convertiti di altre nazionalità. Ma il sacramento non era solo qualcosa che le autorità statali e religiose cercavano di imporre a un popolo riluttante. La confessione poteva fornire un'opportunità di denuncia accuratamente elaborata.

Ciò che le autorità statali ed ecclesiastiche inizialmente immaginavano come un modo per controllare una popolazione indisciplinata, poteva essere usato dalla stessa popolazione come un modo per raccontare la propria storia, o semplicemente per ottenere del tempo libero per occuparsi della propria vita interiore. Il libro porta la Russia nella ricca letteratura scientifica e popolare sulla confessione, la penitenza, la disciplina e il genere nel mondo moderno, aprendo così una finestra chiave su Chiesa, Stato e società.

La ricerca si basa su leggi statali, decreti sinodali, archivi, depositi di manoscritti, guide clericali, sermoni, vite di santi, opere letterarie e rappresentazioni visive del sacramento in quei libri e sulle iconostasi delle chiese. La Russia, l'Ucraina e il cristianesimo ortodosso emergono sia come parte del continuum religioso europeo e transatlantico, sia, in modi cruciali, come distinti da esso.