Un approccio semiotico alla teologia dell'inculturazione

Titolo originale:

A Semiotic Approach to the Theology of Inculturation

Contenuto del libro:

Questo libro sostiene che, sebbene sia un compito difficile e delicato, l'inculturazione è ancora un'esigenza necessaria per una Chiesa mondiale e che senza di essa la Chiesa è irriconoscibile e insostenibile. Il libro suggerisce anche che i fallimenti passati degli esperimenti di inculturazione in Africa possono essere superati solo applicando criticamente la scienza della semiotica, che può servire come antidoto alla natura del sapere umano e al riduzionismo che ha caratterizzato i precedenti tentativi di rendere il cristianesimo africano agli africani.

Attingendo alle opere semiotiche di C. S.

Peirce, Clifford Geertz e Bernard Lonergan, il libro mostra perché la semiotica è la più adatta a una teologia africana dell'inculturazione e offre dieci precetti ben precisi, identificati come Abitudini, che sottolineano l'attenzione, la ragionevolezza e la responsabilità richieste in un approccio semiotico a una teologia dell'inculturazione. Le Abitudini sono anche affini agli imperativi insiti nella nozione di cattolicità: che la cattolicità non si identifica con l'uniformità ma con la diversità riconciliata, e che la cattolicità richiede forme diverse in luoghi, tempi e contesti culturali diversi.