Tsai Ming-Liang e il cinema della lentezza

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Titolo originale:

Tsai Ming-Liang and a Cinema of Slowness

Contenuto del libro:

Come possiamo qualificare la lentezza nel cinema? Qual è il rapporto tra un cinema della lentezza e un più ampio “movimento lento” socio-culturale? Negli ultimi vent'anni, in molte parti del mondo, è emerso un corpus di film che condividono una propensione alla lentezza. Questo è il primo libro che esamina il concetto di lentezza cinematografica e affronta questo affascinante fenomeno della cultura cinematografica contemporanea.

Fornendo un'indagine critica sulle questioni di temporalità, materialità ed estetica ed esaminando i concetti di autorialità, cinefilia e nostalgia, Song Hwee Lim offre una visione della lentezza cinematografica attraverso i film del regista Tsai Ming-liang, nato in Malesia e residente a Taiwan. Attraverso un'analisi dettagliata degli aspetti dell'immobilità e del silenzio nel cinema, Lim delinea le strategie con cui la lentezza può essere costruita. Attingendo agli scritti sulla cinefilia e ai film di registi come Abbas Kiarostami, Hou Hsiao-hsien e Nuri Bilge Ceylan, Lim si schiera a favore di un cinema lento che richiede una rinnovata attenzione all'immagine e all'esperienza del tempo nel cinema.

Tsai Ming-liang e un cinema della lentezza si rivolgerà ai lettori interessati al cinema d'arte, agli studi queer, alla cultura dell'Asia orientale e alla questione del tempo. In un'epoca di accelerazione inesorabile del ritmo sia nel cinema che nella vita, questo libro ci invita a fermarci e ad ascoltare, a soffermarci e a guardare e, soprattutto, a prendere le cose con calma.