Thomas Jefferson - Psicobiografia di un leone americano

Titolo originale:

Thomas Jefferson - Psychobiography of an American Lion

Contenuto del libro:

“Il tipo di valutazione che Holowchak si propone di fare in questo libro è sia storica che psicologica, quindi il libro è in larga misura una psicobiografia. Holowchak si propone di entrare nella mente di Thomas Jefferson attraverso lo spoglio e la valutazione critica di eventi significativi della sua vita e di scritti singolari, ma rappresentativi, tratti dalle quasi 20.000 lettere, dalle numerose fatture, dagli indirizzi, dai messaggi, dall'autobiografia e dalle Note sulla Virginia di Jefferson.

Come si può iniziare una psicobiografia di una figura così singolare? È difficile rendere giustizia a Jefferson da una prospettiva storica ed è doppiamente difficile rendere giustizia a Jefferson da una prospettiva psicologica. Chi è abile negli approfondimenti storici di solito non ha una prospettiva psicologica, e viceversa. Inoltre, chi ha una capacità di prospettiva psicologica è limitato dal fatto di non avere accesso al setting psicoterapeutico dinamico, una risorsa inestimabile per uno psicoterapeuta.

Inoltre, Jefferson era una figura complessa.

Proprietario di schiavi, fu per tutta la vita un critico della schiavitù. Aristocratico, ha sempre sostenuto i sentimenti democratici.

Nazionalista, era anche cosmopolita. Moralista conservatore, fu rivoluzionario. Agricolo, fabbricava i suoi chiodi.

E così, qualsiasi rappresentazione e valutazione psicologica dell'uomo deve accogliere il paradosso e l'ambivalenza, anche se ci sono numerose cose e... libertà, progresso e bontà morale dell'uomo, su cui non era certo ambivalente. In questo libro, Holowchak offre approfondimenti storici e prospettive psico-logiche su Jefferson.

Descrive un uomo con diverse stranezze psicologiche, con precise tendenze nevrotiche, ma che nel corso delle sue numerose avventure di vita e di molte battute d'arresto è riuscito a tenere insieme le cose. Riconoscendo profondamente che le cose che vedeva in natura erano dovute alla mano della divinità, Jefferson osservava, misurava e registrava ciò che vedeva.

A volte si sentiva anche in grado di criticare la natura, quando riconosceva che l'uomo poteva lavorare con essa per rendere le cose più utili alle esigenze umane. Jefferson era sempre impegnato ad adattare la natura alle esigenze umane. Holowchak conclude il libro con alcune riflessioni sulla visione morale e sul carattere di Jefferson”.