Ultimate Witnesses: The Visual Culture of Death, Burial and Mourning in Famine Ireland
La devastazione delle malattie, il ritmo della morte e i timori di contagio non solo hanno alterato le pratiche di lutto e sepoltura durante il periodo calamitoso della carestia, ma ne hanno anche plasmato la rappresentazione visiva e i modelli di ricordo attuali.
Dipinti e illustrazioni riflettono aspetti delle convenzioni pre-fame relative alla morte, alla sepoltura e al lutto, che attingevano a una gamma culturalmente ricca e complessa di tradizioni pagane cristiane e celtiche. In seguito, immagini e oggetti dell'epoca della carestia rivelano alcune delle penose modifiche apportate alle pratiche mortuarie e funerarie durante gli anni della carestia.
Da allora, archivi fotografici, opere d'arte, monumenti, parchi commemorativi, cimiteri e aree di sepoltura non segnalate offrono spazi di memoria in tutto il paesaggio irlandese, dove il coinvolgimento dei visitatori è informato da forze concorrenti di pratiche storiche e turistiche. Questo fascicolo comprende uno spaccato delle forme di rappresentazione e delle strategie di ricordo dei morti della carestia che furono, per riprendere il termine di Giorgio Agamben, i “testimoni ultimi” di quel tragico periodo.
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Ultima modifica: 2024.11.08 20:28 (GMT)