Teoria nomade: La Rosi Braidotti portatile

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Titolo originale:

Nomadic Theory: The Portable Rosi Braidotti

Contenuto del libro:

La teoria nomade di Rosi Braidotti delinea una soggettività moderna sostenibile come una soggettività in movimento, mai contrapposta a una gerarchia dominante eppure intrinsecamente altra, sempre in divenire e perennemente impegnata in relazioni di potere dinamiche sia creative che restrittive. La teoria nomade offre un'alternativa originale e potente agli studiosi che si occupano di critica culturale e sociale e, nell'ultimo decennio, si è insinuata nella filosofia continentale, nella teoria queer, negli studi femministi, postcoloniali, tecno-scientifici, mediatici e razziali, nonché nell'architettura, nella storia e nell'antropologia.

Questa raccolta fornisce un'introduzione essenziale alla teoria nomade di Braidotti e alle sue formulazioni innovative, che si confrontano con Deleuze, Foucault, Irigaray e con una serie di questioni politiche e culturali. Organizzati tematicamente, i saggi iniziano con concetti quali la differenza sessuale e la soggettività incarnata e proseguono con esplorazioni della tecnoscienza, del femminismo, della cittadinanza postsecolare e della politica dell'affermazione. Braidotti sviluppa una teoria critica decisamente positiva che ringiovanisce l'esperienza della ricerca politica.

Ispirata ma non confinata al vitalismo deleuziano, con il suo impegno per l'ontologia dei flussi, delle reti e delle trasformazioni dinamiche, la studiosa pone l'accento sugli affetti, sull'immaginazione, sulla creatività e sulla politica dell'immanenza radicale. Incorporando anche idee di Nietzsche e Spinoza, Braidotti stabilisce un quadro critico-teorico in cui si fondono critica e creazione.

Sempre attenta ai pericoli della definizione della differenza in termini di denigrazione e alla relativa tendenza a subordinare gli altri sessualizzati, razzializzati e naturalizzati, esplora le implicazioni eco-filosofiche della teoria del nomadismo, del femminismo e dell'irriducibilità della differenza sessuale e della sessualità. Il suo dialogo con la tecnoscienza è cruciale per la teoria nomade, che deterritorializza la comprensione consolidata di ciò che conta come umano, insieme al nostro rapporto con gli animali, l'ambiente e le mutevoli nozioni di materialismo.

Tenendosi a distanza dall'attenzione quasi ossessiva per la vulnerabilità, il trauma e la malinconia del pensiero politico contemporaneo, Braidotti promuove una politica di affermazione che ha il potenziale per diventare la propria forza vitale generativa.